Come si interpreta il regolamento condominiale?
DOMANDA: Nell’ultima assemblea condominiale abbiamo discusso a lungo aspramente sull’interpretazione di un articolo del Regolamento del Condominio. Alcuni volavano applicarlo letteralmente, altri intendevano interpretarlo secondo i loro interessi. Come posso dare loro una risposta convincente?
Amministratore Giuseppe A.
RISPOSTA: Sul modo di interpretare il Regolamento contrattuale è necessario ricercare la comune intenzione dei contraenti, essendo il Regolamento un contratto accettato da tutti i condomini.
Certamente il senso letterale delle parole e delle espressioni utilizzate deve essere verificato secondo quanto riportato nell’intero contesto contrattuale. Conseguentemente le singole clausole devono essere considerate in correlazione fra loro (art. 1363 c.c.).
L’espressione “senso letterale delle parole” deve racchiudere la formulazione parola per parola di quanto dichiarato nel contratto (Regolamento) in ogni sua parte ed in ogni parola che la compone, senza limitarsi a valutarne solo una parte, dovendosi collegare e raffrontare tra loro le frasi e le parole onde chiarirne il significato (Cassazione n. 5014 del 02/03/2018).
Naturalmente non è dirimente il fatto che un’interpretazione sia considerata l’unica possibile nel caso in cui, rispettando i principi giuridici di una corretta motivazione, sia possibile contrapporne un’altra dotata del rispetto delle stesse regole ermeneutiche. In caso di conflitto non risolto sarà il giudice del merito a valutare le interpretazioni o a sceglierne una più consona al caso in discussione. Il giudice del diritto (Cassazione) potrà valutare solamente la questione di principio generale ma non potrà applicarla al caso particolare.
Parimenti per quanto riguarda l’interpretazione e l’applicazione degli articoli del Regolamento concluso dopo la costituzione del condominio od anche nei riguardi di successive modifiche o aggiunte di articoli o clausole.
Avv. Alberto Conti